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Spese per il mutuo detraibili dal 730

spese per il mutuo detraibili

Sull’acquisto di un appartamento attraverso il mutuo gravano diverse spese, che incidono sulla somma totale. La buona notizia è che, con il 730, si può avere accesso a spese per il mutuo detraibili.

Quali sono tutte le spese per il mutuo detraibili

In primis, si possono detrarre gli interessi passivi (19%, tetto massimo fissato a 4 mila euro). Poi abbiamo le varie spese accessorie, i cosiddetti oneri, alla stipula del mutuo (anche in questo caso lo sconto fiscale ammonta al 19%).

Quali sono gli oneri accessori?

  • spese legate al notaio (stipula del contratto e costi sostenuti dal notaio stesso per conto del cliente, come ad esempio l’ipoteca), si aggirano intorno al 2,5% del valore del mutuo;
  • oneri fiscali (riguardano per esempio la tassa per l’iscrizione, la cancellazione di ipoteca e l’imposta sostitutiva sul prestito);
  • costi di mediazione;
  • costi di preammortamento (ovvero, le spese pagate prima dell’inizio del rimborso del finanziamento, quindi gli interessi che maturano tra il giorno in cui si firma il contratto e il pagamento della prima rata. Se tra la stipula e il pagamento della rata trascorrono 30 giorni, gli interessi di preammortamento sono pari al numero di giorni moltiplicato per la somma richiesta, moltiplicato per il tasso anno in percentuale e diviso per 365);
  • spese di istruttoria;
  • spese di perizia tecnica (architetto, geometra, ingegnere);
  • i costi maggiorati in virtù di un mutuo stipulato con altra valuta, e per cui la spesa mensile cambia in base al rapporto tra la moneta adottata e l’euro, così come al tasso d’interesse

Quali sono le spese non detraibili

Sono diverse le voci che, purtroppo, non si possono detrarre. Per esempio, le spese relative all’assicurazione della casa, o all’incasso della rata. Andando poi nello specifico delle singole voci, non si possono detrarre nemmeno:

  • interessi che derivano da finanziamenti diversi da quelli che riguardano contratti di mutuo;
  • interessi pagati per un prefinanziamento acceso per finanziare un mutuo ipotecario per acquistare un immobile;
  • la parte di interessi coperti da contributi concessi dallo Stato o da enti pubblici, in caso di mutui ipotecari sovvenzionati dalle istituzioni;
  • spese notarili legate alla stipula del contratto;
  • spese legate alle agenzie immobiliari (nella misura del 19% su un importo massimo di 1000 euro: si può usufruire se l’acquisto della casa è effettivamente concluso);
  • tasse di registro, Iva, imposte catastali e ipotecarie

Le fatture: compravendita e accensione del mutuo

Quando il notaio rilascia una fattura per l’acquisto della casa e per l’accensione del mutuo è bene accertarsi che le voci di spesa siano separate, dato che solo la seconda si può detrarre. Se invece si producono due fatture distinte, basta inserire nella dichiarazione dei redditi solo quella riguardante l’accensione del mutuo.

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