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Le previsioni sui mutui per il 2023

Le previsioni sui mutui per il 2023

In questi giorni si parla molto dello stato attuale del mercato dei mutui e se sia o meno un buon momento per acquistare una casa. Ma cosa ne pensano gli esperti? In questo articolo daremo un’occhiata alle ultime previsioni sui mutui per il 2023. Daremo una panoramica delle aspettative sui mutui e vedremo a quanto potrebbero ammontare gli aumenti dei tassi.

L’attuale situazione dei tassi

Lo scorso 15 dicembre 2022, la Banca Centrale Europea ha stabilito un nuovo rialzo dei tassi dei tassi di interesse sul costo del denaro. Con un aumento di 50 punti, il tasso passa dal 2% del 27 ottobre al 2,5% del 15 dicembre 2022. Gli analisti prevedono che nel corso di quest’anno possa esserci un nuovo intervento e che, con ogni certezza, si possa arrivare a quota 3%.

Si tratta del tasso più alto dal 2008, e uno dei più alti negli ultimi vent’anni.

La politica monetaria messa in atto dalla Bce ha lo scopo di frenare l’inflazione che a novembre, nell’Eurozona, si era attestata al 10,1%. Una percentuale alta, ma fortunatamente in contrazione rispetto al 10,6% del mese di ottobre. Ritoccare il costo del denaro sembra una mossa poco logica, per le immediate ripercussioni, ma purtroppo non esistono altri mezzi per contrastare l’inflazione.

Le percentuali di aumento potrebbero sembrare irrisorie, ma quando la Bce aumenta i tassi le ricadute coinvolgono tutta l’economia, influenzando non solo il sistema bancario, ma anche quello finanziario. In particolar modo il mondo dei mutui e prestiti, come molti mutuatari si sono accorti nel corso del 2022, ha subito le prime ed immediate conseguenze.

Cosa accadrà nel 2023, le previsioni sui mutui

I tassi sui mutui nel 2023 saranno molto alti a causa delle decisioni della Bce. E, nel caso in cui la Bce dovesse intervenire nuovamente, l’Euribor arriverebbe al 4%. I mutui a tasso variabile raggiungerebbero quindi la stessa percentuale di quelli a tasso fisso, indicizzati all’Eurirs, che ha comunque un andamento altalenante.

Nel mese di novembre si supponeva che la riduzione dei tassi dei mutui potesse arrivare già tra la fine del primo e l’inizio del secondo semestre 2023.

Ma con la recente stretta della Bce si dovrà sicuramente attendere la fine del 2023 per valutare una riduzione dei tassi.

Tutto dipenderà dall’inflazione, unico obiettivo di questi continui rialzi. Un sondaggio della Bce stimava una discesa dell’inflazione verso il 5,8%, fino ad arrivare al 2,4% nel 2024.

Già con un’inflazione sotto il 6% la Bce potrebbe cominciare a riportare i tassi verso quote più ragionevoli, e riportare i tassi dei mutui su cifre più accettabili per famiglie e imprese.

Cosa fare se si deve accendere un mutuo

I consumatori che devono sottoscrivere un nuovo mutuo preferiranno scegliere un tasso fisso per limitare i rischi di nuovi aumenti nel corso dei prossimi mesi. Le stime non sono comunque ottimistiche e prevedono che entrambi i tassi saliranno per tutto quest’anno. Per questo motivo aumentano le surroghe e diminuiscono gli importi dei mutui. Inoltre gli esperti prevedono una contrazione delle transazioni immobiliari almeno del 10%.

È probabile che, nel corso dei prossimi mesi, i mutui a tasso fisso possano diventare più convenienti di quelli variabili. Ma quello che è certo è che i mutui sono destinati ancora ad aumentare.

Sicuramente stiamo vivendo un momento di incertezza ed è essenziale farsi seguire da esperti del mercato immobiliare, come LinkSoluzioni, prima di prendere qualsiasi decisione.

Fonte:
wallstreetitalia.com