Niente più rischi se si vuole acquistare direttamente da un’impresa edile un immobile in fase di realizzazione.
Il Codice della crisi d’impresa del 2019 obbliga il costruttore a consegnare all’acquirente una fidejussione, che garantisca un rimborso in caso di crisi. Il rimborso riguarda tutte le somme pagate o da pagare prima del trasferimento definitivo della proprietà.
La normativa, codificata con il decreto legislativo n.14 del 2019, evita in questo modo che l’acquirente perda il denaro fino ad allora corrisposto, nel caso in cui la società edilizia fallisca prima della consegna dell’immobile.
La stessa polizza garantisce un’equa riparazione a favore dell’acquirente, per i dieci anni successivi alla consegna, in caso di gravi difetti costruttivi.
Il rischio di acquistare da un’impresa edile: i fallimenti immobiliari
Si calcola che dal 2006 al 2019 i casi di fallimento di aziende del settore immobiliare siano stati 17 mila in tutta Italia. Questo numero corrisponde mediamente ad una mancata conclusione di lavori per 100 nuove case al mese.
Si può ipotizzare che ogni fallimento abbia coinvolto 10 famiglie titolari di contratti di acquisto prima del termine della costruzione, che avevano dunque già versato un acconto all’impresario. Si può quindi sostenere che ad essere incolpevolmente danneggiati siano stati 170 mila compratori.
La soluzione: il Codice della crisi d’impresa
Dal 16 marzo 2019 è in vigore il Codice della crisi d’impresa che dà piena ed effettiva attuazione alle garanzie già previste nel 2005 con la legge sull’acquisto di immobili da costruire, ma rimaste per lo più inattuate.
Le norme si applicano quando il costruttore sia un imprenditore, individuale o una società, e anche quando si tratti di una cooperativa. La garanzia copre gli acquirenti persone fisiche anche se soci della cooperativa fallita.
Altre conseguenze
Per Massimo Da Re, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia, il codice potenzia le tutele a favore del cittadino acquirente, ma non solo. Il codice porta ad un “miglioramento anche della qualità delle imprese costruttrici che devono essere garantibili e solvibili. L’emersione tempestiva della crisi può avvenire solo attraverso adeguate forme di controllo. E la sua gestione, prima che degeneri nella morte dell’impresa, è fondamentale per preservare i posti di lavoro ed evitare danni irreparabili – conclude l’esperto – che a cascata impattano sul tessuto economico locale”.