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Mutui a tasso variabile, salgono le richieste

mutui a tasso variabile

Con i tassi dei mutui in rialzo sono salite le richieste dei mutui a tasso variabile. Ma è importante capire se questa è la scelta giusta.

Dopo anni di grande convenienza, da gennaio i tassi dei mutui hanno ricominciato a salire. Primi tra tutti a subire gli effetti dell’inflazione sono stati i mutui a tasso fisso. Ma, come da previsione, sono ora i tassi variabili a registrare un aumento.

L’Irs, l’indice di riferimento per i mutui a tasso fisso, ha registrato un aumento solo nelle prime due settimane di giugno dello 0,29%, raggiungendo quota 2,13%.
Per rendere l’idea del rialzo a cui abbiamo assistito, basta confrontare i dati con dicembre del 2021, quando oscillava intorno allo 0,4%.
L’Euribor, l’indice di riferimento per i mutui a tasso variabile, ha raggiunto a giugno -0,31%, aumentando dello 0,08%.
Sempre a dicembre 2021 registrava -0,58%, con un ulteriore rialzo a luglio e l’annuncio della Banca Centrale Europea di un altro più consistente a settembre.
Molti istituti di credito inoltre hanno alzato anche gli spread, il premio aggiunto all’Euribor e all’Irs. Ad esempio Credem ha aumentato quelli sui mutui variabili da 10 a 20 punti.

I mutui a tasso variabile

Come conseguenza a questa situazione, negli scorsi mesi sono aumentate le richieste dei prestiti a tasso variabile, diventati più convenienti. Con l’aumento dei tassi fissi, da marzo si è cominciato a valutare offerte alternative, con uno spostamento della domanda verso le proposte a tasso variabile.

La novità più fresca sono i mutui variabili con un tetto massimo (cap) che si possono comparare a quelli a tasso fisso.
Si tratta di soluzioni molto vantaggiose, che vanno valutate non solo guardando il Taeg, che indica il costo complessivo del finanziamento, ma considerando soprattutto la soglia cap: più è bassa, maggiore è la sicurezza rispetto ai futuri aumenti dei tassi. In questo modo si rende possibile ottenere un mutuo variabile con un tasso inferiore al fisso e con una protezione da eventuali rialzi.

Le possibilità per i giovani

Al contrario degli anni precedenti, in cui i giovani under 36 potevano usufruire di diversi tipi di agevolazioni, tutte le banche hanno sospeso l’erogazione dei mutui a tasso fisso garantiti dal Fondo prima casa Consap.
Per i giovani under 36 sono nati altri tipi di proposte, che sfruttano la convenienza dei tassi variabili con cap e possono coprire fino al 100% del prezzo dell’immobile.

Un valido aiuto nella scelta più conveniente del mutuo è rappresentata dagli esperti del settore di Linksoluzioni, che potranno seguirti e consigliarti in un argomento così complesso.