+39 0422.14984
Ufficio Clienti 0422.14984.35
Hai bisogno di noi? Contattaci!
Num Verde
Contattaci!
Num Verde 800.557692

Pignoramento immobiliare: come evitarlo

Pignoramento immobiliare

Ci sono sempre più casi di pignoramento immobiliare in Italia. Nel 2017 sono stati 234 mila, nel 2018 sono saliti a 245 mila (+4%). In circa il 70% dei casi si tratta di pignoramenti di abitazioni.

Molti si chiedono se sia possibile pignorare la prima casa. La risposta non è univoca, dipende – per esempio – dal tipo di creditore. La legge italiana distingue infatti diversi soggetti: non solo Equitalia o l’Agenzia delle Entrate, ma anche banche, finanziarie e familiari (si pensi agli ex coniugi che chiedono di rivalersi sull’immobile perché non ricevono gli alimenti).

Quando non è pignorabile la prima casa

Il cosiddetto “decreto del fare” del 2013 (approvato durante il governo Letta) è quello a cui fare riferimento, dato che ha introdotto il divieto di pignoramento sull’unico immobile di proprietà di chi è in debito.

Ci sono però due condizioni: che il debitore vi risieda e che l’immobile non sia un bene di lusso. Quindi non significa che non si possa pignorare, perché in alcuni casi sono possibili sia l’ipoteca sia il pignoramento.

Quando è pignorabile la prima casa

Il fisco può rifarsi su un secondo immobile di proprietà del debitore e, se non è sufficiente a coprire il credito, può intaccare anche la prima casa.

Ma non è l’unico caso.

La prima casa è infatti pignorabile anche se i debiti del debitore sono verso soggetti privati. Un esempio? Verso la banca che ha concesso il mutuo. In caso di istituti bancari che hanno concesso un prestito, la legge non prevede limiti. Per il debitore non c’è una forma di tutela e il consiglio è vendere l’immobile per saldare il debito.

Riassumendo, nel caso in cui non si paghino multe o cartelle esattoriali, il debitore non rischia il pignoramento. Discorso diverso se si è insolventi verso una banca.

Oltre il pignoramento immobiliare c’è di più

La legge del nostro Paese prevede, oltre al pignoramento, che in presenza di debiti che superano i 20 mila euro si possa anche ipotecare la prima (e unica) casa del debitore in cui questi risieda.

In sostanza, l’ipoteca è una garanzia per chi vanta dei crediti, una sorta di diritto di prelazione che lo tutela qualora il debitore diventi insolvente. Come funziona l’ipoteca? Attraverso l’iscrizione in un pubblico registro.

Come evitare il pignoramento immobiliare?

La casa non può essere pignorata se è l’unico immobile di proprietà e se il debitore non è proprietario (neanche per quote) di altri immobili (che si tratti di un terreno o di un garage).

La cosiddetta “prima casa” deve essere un’abitazione, non può trattarsi di un negozio, e il debitore deve aver fissato al suo interno la residenza.

Se una persona acquista una casa, e non ha altre proprietà immobiliari, può subire il pignoramento da parte dei creditori privati. Ma non dell’agente di riscossione, se non paga le cartelle esattoriali.

Se la persona eredita un immobile allora rischia il pignoramento sia dell’abitazione sia del bene in successione. Se si è proprietari di un’unica casa concessa in affitto, o in cui non si risiede, si può subire il pignoramento immobiliare anche dall’agente della riscossione esattoriale.

FONTI

– Decreto del fare: Gazzetta Ufficiale