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Richieste di prestiti in risalita, cresce la domanda di famiglie e under 25

richieste di prestiti

Mentre da una parte si registra un calo delle richieste di mutui e surroghe immobiliari, crescono invece le richieste di prestiti.

Secondo l’analisi del Barometro Crif, già dal mese di Ottobre abbiamo assistito ad un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2021. Aumentano anche gli importi medi richiesti, dopo un lungo periodo di variazioni negative, con un incremento del +1,6%.

Le richieste di prestiti partono soprattutto dalle famiglie e dagli under 25 ed aumenta il bisogno di maggiori importi.

Tipologie di richieste di prestiti

In particolare, per quanto riguarda le tipologie di richieste di prestiti, vanno per la maggiore i prestiti personali, cresciuti del +19,5%, e i prestiti finalizzati, che segnano +5,4% rispetto al corrispondente periodo del 2021.

Crescono anche le richieste di carte (+25%). Mentre le altre forme rateali, come leasing, noleggio, cessione del quinto o microcredito, diminuiscono dell’1% rispetto al periodo precedente.

CRIF ha analizzato anche il profilo di chi richiede finanziamenti per la prima volta, i cosiddetti “New to Credit”, rispetto a chi invece ha già una storia creditizia, ovvero gli “Active to Credit”.

I nuovi richiedenti hanno un’età media di 32 anni (contro i 46 degli “Active to credit”), e nel 40,8% dei casi hanno meno di 25 anni. Inoltre quasi una richiesta su quattro dagli under 25 proviene da cittadini non nati in Italia, con una crescita del +14,5%.

“Un contributo significativo alla performance complessiva del comparto del credito alle famiglie arriva dal crescente peso del segmento dei New to Credit. Si tratta principalmente di giovani che entrano nel mercato del credito richiedendo prevalentemente finanziamenti di piccola entità e di breve durata. Infatti, oltre il 76% ha in essere un contratto rateale inferiore ai 5 anni e, nel 20,5% dei casi, con importo inferiore ai 1.000 Euro”. Spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.

Mutui in calo

Mentre le richieste di prestiti sono in risalita, si registra un bilancio negativo per i mutui immobiliari e surroghe, pari a -24,5% rispetto a un anno fa.

Questo dato è condizionato soprattutto dalla diminuzione delle richieste di surroghe, mentre i nuovi mutui erogati hanno una contrazione minima.

“Va segnalato come l’aumento dell’indice Euribor a 3 mesi – passato dal -0,50% medio di marzo 2022 al +1,3% medio di settembre 2022 – abbia prodotto un significativo aumento dell’importo della rata dei mutui a tasso variabile in via di rimborso, spingendo le famiglie verso contratti a tasso fisso o tasso variabile con Cap”, commenta Capecchi. E aggiunge che “malgrado la situazione di perdurante incertezza, permane la vivacità della domanda dei mutui da parte dei giovani, con oltre 1/3 delle richieste presentate da under 35”.

Per approfondimenti:
crif.it