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Mutuo non pagato: quali sono le conseguenze e le possibili soluzioni

Mutuo non pagato

Se stai cercando un modo per acquistare una casa, è probabile che tu stia considerando di prendere un mutuo. I mutui possono essere un’ottima soluzione finanziaria per i proprietari di case, ma è importante assicurarsi di poter pagare le rate regolarmente. In questo articolo parleremo di cosa succede nel caso di un mutuo non pagato ed esamineremo le conseguenze di saltare le rate del mutuo.

Cosa succede quando non si pagano le rate del mutuo?

Quando non viene pagata la rata del mutuo, la banca inizia una procedura di recupero crediti per riscuotere quanto dovuto. La prima cosa che fa è inviare una lettera di sollecito al debitore, contenente un avviso di mora e richiamandolo all’adempimento dei propri obblighi.

I tassi di mora comportano una maggiorazione dei tassi d’interesse precedentemente stabiliti nel contratto. Questo aumento degli interessi varia dal 2 al 4% per ogni rata non pagata.

A queste lettere di sollecito, in caso di ripetuto mancato pagamento delle rate, segue una richiesta di pagamento più formale notificata dal legale o dal procuratore della banca. Se anche dopo queste comunicazioni il debitore non provvede a pagare, la banca può decidere di procedere con l’iscrizione nelle centrali di rischio. La conseguenza diretta dell’essere segnalati alla CRIF come cattivi pagatori è l’impossibilità di ottenere nuovi finanziamenti da banche o finanziarie. Anche solo richiedere prestiti dalle cifre contenute può diventare impossibile.

Mutuo non pagato: dopo quanto tempo avviene la segnalazione in CRIF?

Se una rata del mutuo non viene pagata entro 60 giorni dalla scadenza, la banca può effettuare la segnalazione alla centrale rischi CRIF. In questo caso, la banca fornirà informazioni dettagliate sull’indebitamento e sullo stato dello stesso. Indicherà il numero di rate ancora da pagare, l’importo e lo stato del finanziamento (saldato, in sospeso o insoluto).

Dopo quanto tempo di mutuo non pagato arriva il pignoramento della casa o dello stipendio?

Il numero di rate non pagate necessario per attivare la procedura di vendita forzata sono salite da 7 a 18, per tutelare il più possibile il mutuatario.

A questo punto la banca può procedere con il pignoramento della casa o dello stipendio del debitore. Si tratta tuttavia solo di un limite temporale entro cui la banca può agire legalmente. In realtà è possibile che già dopo alcune rate non pagate il creditore decida di attivare un piano di recupero crediti più incisivo.

Cosa succede se non si riesce più a pagare il mutuo?

Quando un debitore non riesce più a far fronte al rimborso del mutuo, è necessario mettersi subito in contatto con l’istituto finanziario. In questa fase è importante evitare l’inoltro di comunicazioni inutili ed essere chiari nella spiegazione della propria situazione economica. Le banche hanno infatti da tempo messo a disposizione strumenti per gestire al meglio le difficoltà economiche momentanee, come ad esempio i piani di rientro personalizzati o la rateizzazione del debito.

Come evitare il pignoramento della casa o dello stipendio?

Per evitare il pignoramento della casa o dello stipendio è necessario mantenere sempre costante il dialogo con la banca. E soprattutto chiedere sostegno immediatamente quando emergono difficoltà economiche e finanziarie.

A tal proposito è utile ricordare che le banche hanno a disposizione diversi strumenti per venire incontro alle esigenze dei propri clienti. Accanto a piani di rientro personalizzati e rateizzazioni del debito, moltissime istituzioni bancarie offrono anche prestiti dedicati proprio alla liquidità necessaria per regolarizzare le rate arretrate del mutuo.

Per avere informazioni sulle tue possibilità rivolgiti agli esperti di LinkSoluzioni, che sapranno indicarti le soluzioni alla tua situazione finanziaria e potranno mediare per te con l’istituto di credito.