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Tasso fisso o variabile: quale conviene e come cambiarlo

tasso fisso o variabile

Quando si compra una casa stipulando un mutuo ci si trova subito di fronte alla prima scelta importante: scegliere un mutuo a tasso fisso o variabile?

Prendere una decisione non è sempre facile, perché anche se il tasso fisso garantisce una sicurezza nel tempo, il tasso variabile può invece essere molto vantaggioso.

Per prendere una decisione ponderata bisogna valutare prima di tutto le propria situazione finanziaria, le disponibilità economiche e le aspettative future. Ma non si deve sottovalutare l’andamento dei tassi nell’ultimo periodo e le previsioni del mercato.

Nel corso dell’ultimo anno i tassi dei mutui hanno riportato un leggero aumento, che continuerà per tutto il nuovo anno. Ma, nonostante questo, resteranno comunque su valori molto bassi rispetto al passato e anche il 2022 sarà un anno conveniente per chi decide di accendere un mutuo.

Ma quale tasso scegliere?

Anche se il mutuo variabile resta più vantaggioso nell’immediato, bisogna considerare che le oscillazioni degli attuali tassi sono difficilmente prevedibili in un lungo orizzonte temporale, specie vista l’attuale situazione sanitaria ed economica che stiamo affrontando.

Inoltre, per chi vuole optare per un mutuo variabile, è fondamentale analizzare le capacità del reddito del nucleo familiare di affrontare eventuali aumenti di rata.

Per chi non vuole sorprese nel futuro e non pensa di poter affrontare una rata maggiore, il tasso fisso resta la scelta più sicura.

Per aiutare le persone a scegliere, è utile effettuare diverse simulazioni a partire da un determinato importo e dalla durata del mutuo, calcolando la retta mensile sia con il tasso fisso che con il tasso variabile e simulando le eventuali oscillazioni del tempo.

Come cambiare la rata del mutuo?

Chi ha deciso di accendere un mutuo a tasso variabile può comunque trasformarlo in tasso fisso scegliendo tre strade differenti:

  • Rinegoziare
  • Surrogare
  • Sostituire

Il metodo più facile da seguire è sicuramente quello di rinegoziare il mutuo con l’istituto di credito con il quale è stato stipulato. In questo modo non è necessario cambiare banca ed è sufficiente prendere accordi per modificare le condizioni del contratto.

Surrogare il mutuo invece prevede lo spostamento presso un altro istituto di credito. In questo caso le condizioni contrattuale cambieranno e verranno completamente riviste permettendo spesso di ottenere delle agevolazioni.

Questo passaggio, come quello della rinegoziazione del mutuo, è un’operazione a costo zero per il debitore, poiché la nuova banca non può imporre oneri o commissioni.

La sostituzione del mutuo invece implica l’estinzione del precedente prestito e l’apertura di un nuovo finanziamento con tutti i relativi costi a carico del mutuatario: da quelli di istruttoria, perizia e assicurazione fino a quelli notarili. Le ragioni che portano a questa scelta possono essere diverse, in primis la necessità di modificare gli intestatari e i garanti del mutuo.

Previsioni

A prescindere dal tasso che si sceglie e dalle modalità di stipula del contratto, resta anche questo un anno particolarmente conveniente per sottoscrivere un mutuo per acquistare un’abitazione in quanto i tassi sono attesi alle attuali quotazioni o in lieve aumento per tutto il 2022.

Per una scelta ponderata i nostri professionisti sono a disposizione. Contattaci per una consulenza.